16b5f34455 1732, nell'era di Yoshimune Tokugawa. Il Giappone occidentale soffre di una grave carestia. Tre anni dopo i reparti, sembrava che la calma fosse stata restituita al dominio, ma si dice che Jyuzo Matsumiya, l'istruttore di combattimento con la spada inviato dallo shogunato, stia prendendo delle azioni sospette.
Un film solido (regista esordiente, di cui sono scettico, se credi a IMDb), che ci racconta la storia di intrighi e onore in un han al tempo degli shogun (questo: 1732), mentre suona fuori imita quello che vediamo molto oggi; la storia dietro i powerstruggle. Il buono (un protagonista) viene qui sacrificato per il bene superiore. <br/> <br/> La storia di quanto sia negativo il bene più grande e che viene raffigurato come tale è uno che viene molto utilizzato in questi giorni di fascismo , è naturale e ci vorrà del tempo prima che si rigiri. Riguardo al film in sé; è ben realizzato, la trama è la stessa vecchia storia ma quando si tratta di regia e cinematografia è rinfrescante e ben prodotta. Manca poco nelle aree delle arti marziali (spada) ma non abbastanza da togliere molto dall'impressione generale, questo è anche un punto di forza in una certa misura (lo rende più realistico). <br/> <br/> Se ti piacciono i classici film di Samuraj, questo è un buon film da guardare, se non è ancora una perdita di tempo, soprattutto se non sei cresciuto con l'area - potrebbe interessarti a guardare al genere e questo potrebbe aprire un tutto il nuovo mondo cinematografico per te.
I combattimenti con la spada erano terribili. Gli sforzi di Yuki Meguro a parte. Il che è un peccato perché la cinematografia è mozzafiato.